Venerdì 29 ottobre, in occasione del Festival delle Letterature Migranti, la graphic journalist e fumettista Takoua Ben Mohamed ha incontrato gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’I.C.S. “Perez- Madre Teresa di Calcutta”. Tunisina di nascita ma romana di adozione, Takoua ha parlato delle sue origini, della difficile adolescenza vissuta nella periferia romana, dell’impegno di volontaria per i diritti umani e della passione per il fumetto. “Il mio migliore amico è fascista”, il suo ultimo libro scritto durante il lockdown, racconta un’amicizia “fuori dal comune” tra la “terrorista” (la ribelle quattordicenne Takoua) e il “fascista” (Marco, l’insopportabile e “troglodita” compagno di banco); una storia autobiografica fatta di discriminazione, diffidenza, razzismo, bullismo e cyberbullismo ma raccontata con grande ironia. Takoua ha scelto la forma narrativa della graphic novel perché convinta che il fumetto, per il linguaggio visivo e per l’impatto immediato, sia il mezzo di comunicazione in grado di superare anche la scarsa conoscenza di una lingua. Il libro pone l’attenzione su stereotipi e pregiudizi che spesso creano dei muri, a volte insuperabili, tra coetanei e non e Takoua ne sa qualcosa. La graphic journalist ha, infatti, fatto notare come spesso si utilizzano delle parole di cui non si conosce, effettivamente, il vero significato: lei stessa, per il fatto di essere “immigrata con il velo”, veniva chiamata a scuola con termini inappropriati come “talebana”, “beduina”, “terrorista”. Prima di concludere l’incontro, Takoua ha sottolineato l’importanza del dialogo per capire chi è diverso da noi e, rivolgendosi ai ragazzi, li ha invitati ad «andare sempre oltre le apparenze, imparare a esprimere le proprie opinioni perché il segreto di una vita felice è amare se stessi così come si è. Vedrete che, prima o poi, anche gli altri vi apprezzeranno per quello che siete veramente». Un interessante momento di riflessione su integrazione e intercultura durante il quale gli alunni si sono mostrati entusiasti e curiosi: avrebbero ascoltato Takoua per ore e avrebbero voluto farle tantissime domande. Takoua, con il suo sorriso e la sua ironia, ha davvero conquistato tutti, alunni e prof.
(Prof.ssa Lanza L.)
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